Attacco informatico alla Croce Rossa: violati i dati di 515.000 persone

Circa una settimana fa la Croce Rossa Internazionale ha diramato un comunicato stampa in cui ammette di essere stata vittima di un attacco informatico.

Il Data Breach coinvolgerebbe circa 515 mila persone estremamente vulnerabili perché comprese nel programma “Restoring Family Links” che si occupa di dare assistenza alle famiglie nei luoghi in cui si svolgono conflitti armati o disastri.

Ancora non sono chiari i dettagli, ma si parla dell’utilizzo di un Ransomware.

Questo attacco ha costretto la Croce Rossa Internazionale a sospendere momentaneamente i sistemi informatici che vengono usati dal programma “Restoring Family Links”: un danno enorme, soprattutto se si considera che gli interessati sono persone estremamente fragili.

A seguito dell’attacco informatico, l’infrastruttura sottostante Restoring Family Links è stata chiusa, quindi il programma non è più disponibile. “Gli hacker coinvolti nell’attacco alla Croce Rossa – commenta Lotem Finkelsteen, responsabile dell’area di Threat Intelligence and Research di Check Point – sono andati diretti verso il loro obiettivo, oltre i dati più sensibili dell’organizzazione, cercando di far più leva possibile contro essa. Il rischio maggiore qui è la perdita di dati che potrebbe portare a conseguenze potenzialmente devastanti per le vittime”.

Che tu sia un ente pubblico, un’azienda privata o una organizzazione senza scopo di lucro: non devi mai abbassare la guardia.

Ormai i “dati personali” sono diventati il nuovo petrolio digitale e i cyber criminali, se trovano una piccola breccia nella tua sicurezza, tentano il colpo… senza badare all’impatto che le loro azioni possono avere.

Quello che puoi fare è di non abbassare mai la guardia.

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